Venerdì, Aprile 19, 2024

Storia

L'origine storica di Casali di Faicchio è molto antica. Le vestigia del suo illustre e ricco passato contrappuntano il territorio del Borgo e del suo immediato intorno, facendo di Faicchio una interessante meta del turismo culturale.

A distanza di secoli, il Borgo Storico "Porti" in Casali di Faicchio comunica ancora una profonda forza spirituale; L'antica struttura si è rivelata da subito lo sfondo ideale per una ricostruzione storico-religiosa della Natività.

L'iniziativa è tra le prime della Provincia di Benevento e certamente la prima nel territorio della Valle Telesina.

Nelle date delle festività natalizie, al calare della luce del sole, gli interni del Borgo Storico "Porti" con porte, archi e volte ben conservati, i vicoli, gli angoli caratteristici sono avvolti in un'atmosfera mistica, magica.

Chiamata a raccolta, la Comunità locale ricostruisce l'ambiente ebraico di 2000 anni fa, tra giochi di luci ed ombre ravvivando anche i vicoli e gli angoli di solito più nascosti.

Più di vent'anni fa, la rappresentazione del Presepe Vivente vide come sfondo gli archi, i fondi e i viottoli di via Porti, una delle zone più vecchie di Casali di Faicchio.

La voglia degli abitanti del luogo di non cedere la tradizione alle fatalità naturali, la tenacia nel mantener vivo un appuntamento significativo, venne premiata con il successo della manifestazione.

La realizzazione del Presepe Vivente coinvolge tutti, ciascuno mette a disposizione la propria esperienza e il proprio lavoro: dai giovani che da novembre trascorrono i pomeriggi a costruire e montare le scene, agli artigiani, alle sarte che realizzano i costumi dei figuranti fino ad arrivare alle donne che iniziano a mettersi all'opera per preparare le specialità gastronomiche tipiche del luogo.

Idee ed iniziative di tutti permettono ad ogni edizione di migliorarsi, aumentare il numero dei personaggi, curare l'ambientazione affinché sia sempre più idonea al periodo storico rappresentato, in modo da incuriosire e soddisfare i visitatori, ma anche per trasmettere loro l'universale messaggio umano e cristiano sempre attuale.

Il presepe vivente, già di per sé una delle tradizioni più suggestive, assume un valore ancor più profondo riuscendo a combinare religiosità, sentimento, atmosfera e solidarietà, risultando non solo una semplice ricorrenza, ma anche un'occasione di riscoperta dei migliori valori umani. Lo scopo è rappresentare il Natale vero, le sue immagini e il suo messaggio, attraverso un'opera che impegna la comunità per giorni e giorni.

Il Presepe Vivente ormai è tornato definitivamente, dopo un breve periodo di diversa collocazione locale, all'interno del Borgo Storico "Porti" in Casali di Faicchio, a sormontare la Chiesa parrocchiale "Ave Gratia Plena". Oggi è nato per Voi il Cristo Salvatore è l'annuncio che l'angelo diede ai pastori duemila anni fa.

Lo stesso messaggio di gioia viene ripetuto da allora ogni anno anche attraverso tradizioni i cui colori sfumano da un Paese all'altro, ma che si identificano nel loro significato più profondo. Tra le tante, quella del Presepe Vivente è, già di per sé, una delle più suggestive e lo diventa soprattutto quando riesce a combinare religiosità, sentimento, atmosfera e solidarietà. Quando insomma non è solo semplice ricorrenza, ma anche occasione di riscoperta dei migliori valori umani.

In questo spirito si rinnova a Natale il Presepe Vivente di Casali di Faicchio. La manifestazione aggiunge tradizione alla tradizione, essendo Faicchio il primo paese ad aver proposto, più di vent'anni fa, una tale iniziativa nella zona.

Forte e profondo è lo spirito e l'inventiva dei Faicchiani che, non volendo rinunciare all'appuntamento natalizio, ripropongono l'evento della Natività lungo una delle vie più vecchie della Comunità. Ogni anno il selciato del Borgo Storico "Porti" in Casali di Faicchio si copre di paglia e le luci elettriche cedono il posto ai magici bagliori delle fiaccole.

Più di cento figuranti, animano una ventina di scene, avvolti in vesti d'altri tempi raccontano una storia miracolosa, fra gli scorci di vita quotidiana della città di Betlemme, riproposta con attendibilità storica e in tutto il mistero dell'evangelica nascita che si inserì nella storia dell'Impero Romano, sconvolgendone lo spirito pagano e la fede nella sola forza umana. Il tribuno Quirino e i soldati, sotto i cui occhi inconsapevoli Dio si fece uomo, sono i rappresentanti di Roma a cui potenza sovrasta di fatto anche quella del re Erode, re di fasti, cibi e concubine.

I fondi chiusi delle case di tutti i giorni aprono le porte su antichi mestieri e mostrano scene di arti e banchi dei mercanti, ricordando l'aspetto più umile di chi è privo di potere. Intanto il mercante di schiavi, arricchito dal commercio di uomini e donne, suggerisce uno stato di dignità ancora più basso di quello del mendicante. Mentre nella taverna si beve e si grida e in piazza si danza e si canta, nel silenzio della notte, come in un'altra realtà, nasce il Re dei Re.

La capanna si oppone ai simboli del potere; fuori dal centro, lontano dai fragori e dai lussi, la Sacra Famiglia è più vicina agli umili pastori, ai poveri mendicanti, al popolo sottomesso, che non ai grandi uomini, pur superandoli in dignità regale. Camminando alla flebile luce delle fiaccole, senti l'emozione del passato che ritorna e intuisci il lavoro di attenta ricostruzione storica e spirituale che ha impegnato il paese per mesi.

Non meno emozionante risulta l'arrivo in notturna dei Re Magi che da diverse strade giungono sull' "aia" della Grotta e insieme al "popolo di Betlemme" procedono solenni per rendere omaggio al Bambino Gesù. Ancora una volta, spenti i bagliori delle decorazioni artificiali, la tenue luce delle fiaccole conferisce a strade ed edifici quella magica semplicità per cui è impossibile non sentirsi tutti più buoni.

La tradizionale manifestazione paesana ha il pregio di riunire tante persone facendole lavorare insieme, presentandosi anche in questo come espressione di solidarietà, al di là della poesia, dell'emozione religiosa e del romanticismo. Ciò che distingue il Presepe Vivente di Casali di Faicchio è la sua finalità benefica. Il Natale vero, infatti, è soprattutto quello di chi ha bisogno e ha diritto all'aiuto di chi può, ricordando che non c'è solo la tradizione e che è necessario dare un senso concreto ai buoni sentimenti.

Ogni anno il ricavato del Presepe Vivente è devoluto in beneficenza, così che il paese può mostrare la sua solidarietà a realtà come, la Caritas Italiana, il Comitato "Daniele Chianelli" per la ricerca e la cura delle Leucemie e Tumori dei bambini e tante altre realtà locali.


 


 


Le date di apertura al pubblico saranno:

26 -29 e  30 dicembre 2012                dalle ore 18.00 in poi

 5 gennaio 2013                         dalle ore 18.00 in poi